Nel mio ruolo di designer il contributo che posso dare attraverso la formazione trasformativa serve a fare emergere l’evoluzionismo, valorizzando le competenze positive e i talenti nascosti che con le loro decisioni possono agire in modo dirompente nella strategia; superare il negazionismo del team che non comprende la natura del problema e pensa che una strategia di Sostenibilità sia solo una seccatura o un obbligo da adempiere; superare l’evitazionismo di chi pensa che il problema esiste, ma sia altrove, riguarda altri, è troppo oneroso, troppo difficile e faticoso da affrontare; superare il camaleontismo di chi sa che il problema esiste ma finge di affrontarlo.
Sono convinto che formazione, strategia e narrazione siano gli ambiti da cui iniziare per fare innovazione vera: che sia per un business da riposizionare, una carriera da riprogrammare o una startup con cui sfidare lo status quo.
Una mappa per change maker strategici che non si limitano a progettare cose e vanno oltre, immaginano lo scopo di quelle cose all’interno del sistema: disegnano l’Impatto prima del processo.